La nostra storia | Dolcificio Isontino

La nostra storia

La storia del Dolcificio Isontino risale indietro nel tempo fino al secolo scorso e continua oggi con l’ottava generazione di venditori ambulanti della famiglia Franz. Una tradizione che nasce in Friuli Venezia Giulia e resiste al trascorrere del tempo perché basata su ricette tramandate di padre in figlio e su una profonda passione per il proprio lavoro.
Gli ingredienti di prima scelta, uniti alla scrupolosa lavorazione in ambienti igienicamente controllati, hanno fatto si che il Dolcificio Isontino potesse offrire sempre prodotti molto apprezzati e pregevoli: torroni morbidi e delicati, torroni duri e friabili, torroni al cioccolato oltre che mandorle, noccioline, arachidi e anacardi pralinati.
Alla tradizionale vendita al dettaglio dei suoi prodotti durante le fiere e i mercati della regione, si è aggiunta la vendita diretta nel proprio laboratorio artigianale che si trova a Villa Vicentina, luogo di produzione e sede visitabile.
Sono molti i privati e le scuole che chiedono di poter osservare da vicino il luogo in cui nascono i torroni , sia per assaporare i profumi e gli aromi che pervadono il laboratorio e i magazzini del Dolcificio, sia per comprendere completamente le varie fasi della lavorazione dei prodotti.
Nulla e lasciato al caso, tutto è regolamentato da una sapiente gestione dei tempi e degli orari, oltre che da un sincero amore per la propria attività. Il mestiere degli ambulanti con la sua naturale capacità di rispondere ai bisogni del mercato, hanno fatto si che, col passare delle generazioni, il Dolcificio Isontino si sia saputo adattare ai cambiamenti, ma il suo pregio resta quello di offrire sempre dolci fatti a mano come una volta.

Il nucleo originario della famiglia Franz risiedeva già dalla fine del 1800 a Gonars dove, sfruttando la coltivazione del frumento, producevano pane e dolci che, poi vendevano in forma ambulante. I membri della famiglia, ogni giorno, producevano i loro prodotti e, dopo averli caricati, su carri e biciclette o nelle gerle, partivano per andare a venderli per tutto il Friuli. Panini e paste creme erano i loro punti di forza a cui si sono aggiunte poi la produzione di gelato, “bagigi” pralinati e quella dei “bussolai”, ciambelle i pane dolce che venivano infilate nelle teste dei cresimandi.

Intorno al 1940, Leondino, con la moglie Maddalena e i due figli Roberto nato 1946 e Ivano nel 1949 si trasferiscono prima a Pertole e poi a Villa Vicentina e iniziano la vera ad propria produzione di torrone: prima solo con il glucosio e gli arachidi, avvolto nell’ostia e neppure incartato, in seguito con il miele e le mandorle o le noccioline. La dedizione al lavoro è quotidiana e Roberto la interrompe solo per svolgere il servizio di Leva che lo porta in Veneto dove conosce Rita: i due si sposeranno nel 1968 e avranno due figli, Mauro nato nel 1969 e Michele nel 1971. E’ quest’ultimo che ora sta portando avanti la tradizione familiare e la produzione artigianale di torroni e pralinati.

La produzione artigianale di un prodotto richiede una totale dedizione e una condivisione profonda degli obiettivi da parte dei membri della famiglia che partecipano a tutte le fasi. I ruoli e i compiti che genitori e figli hanno sempre avuto durante la cottura, mentre si versa impasto negli stampi e lo si spiana con le mani, quando si tagliano i singoli pezzi e li si insacchettano, sono sempre stati decisi insieme, secondo le proprie attitudini e la propria inclinazione. Sia che si sia trattato del torrone, dei pralinati o del confezionamento di ogni altro prodotto venduto dalla famiglia, la sua produzione ha sempre richiesto un’attenzione incondizionata e maniacale e la necessità di anteporre i tempi del laboratorio a quelli degli impegni personali.

Rinunce e privazioni che, però, col passare degli anni hanno ampiamente gratificato tutta la famiglia e hanno saputo ricompensare tutto l’impegno profuso grazie all’alto apprezzamento che il Dolcificio Isontino ha saputo conquistare. Gli articoli dolciari, elegantemente proposti sui banchi di vendita ambulante e benevolmente fatti assaggiare durante la produzione nelle fiere, hanno conquistato il gusto del pubblico e hanno fidelizzato i clienti che ritrovano, di anno in anno, lo stesso “gusto di una volta”.